Il Regolamento degli strumenti e degli Istituti di Partecipazione del Comune di Parma
Laboratori di quartiere
Art. 31 - Oggetto e finalità
1. I Laboratori di quartiere sono un Istituto finalizzato a promuovere la partecipazione della cittadinanza. Essi costituiscono un aggiornamento ed una evoluzione della pluriennale esperienza dei Consigli dei Cittadini Volontari.
2. I Laboratori di quartiere sono spazi di informazione, consultazione, progettazione partecipata e collaborazione: nell’ambito dei Laboratori di quartiere si raccolgono bisogni, si identificano priorità, si fanno emergere indicazioni e proposte per il quartiere, si favorisce la nascita di soluzioni condivise e si promuovono collaborazioni.
3. I Laboratori di quartiere promuovono l’incontro tra persone di diverse generazioni, portatrici di una pluralità di esperienze e culture, competenze e professionalità, in modo da concorrere a favorire la ricchezza delle riflessioni sulle priorità e le esigenze dei quartieri con proposte e soluzioni il più possibile trasversali e integrate.
4. I Laboratori di quartiere operano per il miglioramento progressivo e costante del quartiere, nell’ottica dello Sviluppo sostenibile, del bene comune e della cura delle relazioni umane, sono di stimolo alla responsabilità e collaborazione da parte della cittadinanza anche nell’ottica della Amministrazione condivisa e della collaborazione con il Terzo settore e le altre realtà presenti nel quartiere, diventano un punto di riferimento per il quartiere.
5. Per raggiungere tali obiettivi l’Amministrazione mette a disposizione, come strumento comunicativo e interattivo, una piattaforma digitale, sulla quale le attività del Laboratorio di quartiere saranno tutte accessibili e visibili al pubblico, nell’ottica della piena trasparenza ed inclusione.
6. I componenti dei laboratori di quartiere vengono sempre informati delle convocazioni del Consiglio Comunale e delle Commissioni consiliari.
Art. 32 - Localizzazione
I Laboratori di quartiere sono istituiti negli 11 quartieri di Parma:
- Parma centro
- Oltretorrente
- Molinetto
- Pablo
- Golese
- San Pancrazio
- San Leonardo - Cortile San Martino
- Lubiana - San Lazzaro
- Cittadella
- Montanara
- Vigatto.
Art. 33 - Partecipazione ai Laboratori di quartiere
1. La partecipazione ai Laboratori di quartiere è aperta a tutte le persone che desiderano contribuire in modo costruttivo alla definizione di politiche e di interventi per il quartiere, dai 16 anni di età. Ogni cittadino/a potrà far parte di un solo laboratorio di quartiere.
In particolare, partecipano ai laboratori di quartiere:
- a) cittadini/e residenti nel quartiere con o senza cittadinanza italiana che abbiano compiuto 16 anni;
- b) persone che lavorano, studiano, sono domiciliate nel quartiere.
Sono invitati permanenti con diritto di parola, i/le rappresentanti degli Enti del Terzo Settore (ETS), delle Scuole e delle altre realtà che svolgono la propria attività nel quartiere, che abbiano interesse per il quartiere o che siano a vario titolo impegnate in quartiere.
2. I Laboratori di quartiere favoriscono la più ampia partecipazione e aggregazione di tutte le persone, impegnandosi a garantire a tutti l’opportunità di esprimere le proprie idee e di dare il proprio contributo.
3. Chi desidera impegnarsi a partecipare alle attività dei Laboratori di quartiere si iscrive a un apposito Albo pubblico che viene istituito con l’approvazione del presente Regolamento. La richiesta di iscrizione all’Albo si effettua sulla piattaforma digitale per la partecipazione del Comune di Parma. La richiesta contiene le seguenti informazioni:
- nome e cognome
- data di nascita
- residenza o domicilio
- motivazione della partecipazione e/o interesse specifico al territorio del quartiere.
Contiene inoltre l’impegno a partecipare ai Laboratori:
- in modo leale, corretto e rispettoso verso gli altri partecipanti;
- rispettando le diverse opinioni e i punti di vista di tutti gli altri partecipanti sui temi oggetto di confronto;
- evitando comportamenti e contenuti diffamatori e discriminatori.
Per la costituzione dei nuovi Laboratori di quartiere, il primo periodo di apertura delle iscrizioni all’apposito Albo pubblico su piattaforma digitale deve essere di minimo 30 giorni consecutivi, entro i quali le persone che si iscrivono, per essere ammesse all’Albo dovranno ricevere il sostegno di almeno 25 cittadini/e dai 16 anni di età, residenti o domiciliati nel quartiere, con modalità operative che verranno specificate con apposito atto dirigenziale;
Le firme di sostegno, solo per la prima apertura dell’’albo dopo l’approvazione del regolamento del 2024, non sono necessarie per le persone che hanno fatto parte dei Consigli dei Cittadini Volontari, le quali dovranno produrre solamente una specifica autodichiarazione.
Le richieste vengono esaminate dall'Ufficio competente in materia di partecipazione, che verifica la conformità e completezza dei dati e della documentazione inserita, pubblicando i nominativi dei partecipanti ad ogni Laboratorio di quartiere.
3. Nel caso in cui il numero di iscritti ad un singolo Laboratorio sia superiore a 40. L’Amministrazione, sentiti gli iscritti, provvederà ad una adeguata organizzazione del laboratorio, articolandolo eventualmente in sottogruppi.
4. Periodicamente, e almeno con cadenza biennale, anche considerando il numero complessivo dei partecipanti, l’Ufficio competente in materia di partecipazione valuta la riapertura delle iscrizioni per favorire una più ampia partecipazione, curando successivamente l’aggiornamento dell’Albo.
5. L’iscrizione all’Albo decade nei seguenti casi:
- su richiesta della persona interessata;
- in caso di mancata partecipazione alle attività del Laboratorio di quartiere per un periodo consecutivo di oltre 6 mesi.
Art. 34 - Referenti dei Laboratori di quartiere
1. Nel corso del primo incontro di ogni anno i partecipanti individuano attraverso voto palese un gruppo di referenti del Laboratorio, composto da minimo 2 e massimo 5 persone, che garantisca la parità di genere.
2. I referenti, su base volontaria, coordinano gli incontri dei Laboratori di quartiere, svolgono funzioni di segreteria operativa e di raccordo con l’Ufficio competente in materia di partecipazione, operano sulla piattaforma digitale con credenziali assegnate dal Comune (massimo n. 2). Ogni due anni il Laboratorio rinnoverà la scelta dei referenti garantendo il ricambio di almeno la metà degli stessi.
3. Due referenti per ognuno degli 11 Laboratori di quartiere partecipano agli incontri convocati almeno due volte l’anno dall’Assessorato alla Partecipazione.
Art. 35 - Riunioni dei Laboratori di quartiere
1. Ogni Laboratorio di quartiere si riunisce di norma mensilmente secondo un calendario annuale definito entro 30 giorni dalla sua prima costituzione e, successivamente, entro la fine di gennaio di ogni anno. I Laboratori possono altresì essere convocati dall’Amministrazione Comunale ai sensi dell’art. 37.
2. Il calendario degli incontri è pubblicato dai referenti sulla piattaforma digitale predisposta dal Comune.
Le riunioni dei laboratori di quartiere sono pubbliche. Alle riunioni dei Laboratori di quartiere possono sempre presenziare i Consiglieri comunali, con diritto di parola.
Possono partecipare le realtà del Terzo Settore, le scuole e le altre realtà di quartiere in quanto invitati permanenti, con diritto di parola.
I componenti della Giunta potranno comunicare in anticipo la loro eventuale partecipazione alle riunioni dei Laboratori di quartiere.
3. L’ordine del giorno degli incontri è definito progressivamente e collegialmente dai partecipanti e pubblicato sulla piattaforma digitale dai referenti prima di ogni incontro. In base alle tematiche affrontate il Laboratorio potrà invitare realtà del territorio o esperti nella materia di interesse.
4. I Laboratori di quartiere organizzano autonomamente la gestione degli incontri, anche alternando momenti di confronto in plenaria e in sottogruppi in base agli argomenti di particolare interesse.
5. Al termine di ogni incontro i referenti pubblicano sulla piattaforma digitale per la partecipazione del Comune di Parma l'ordine del giorno con i temi effettivamente trattati, il numero di partecipanti e le organizzazioni presenti e l’ordine del giorno del successivo incontro.
6. Nel rispetto della normativa in materia di privacy, il nome e cognome dei partecipanti viene comunicato separatamente all’Ufficio competente in materia di partecipazione.
Art. 36 - Iniziative dei Laboratori di quartiere
1. I Laboratori di quartiere possono richiedere all’Amministrazione approfondimenti e/o pubblicare sulla piattaforma digitale informazioni che riguardano temi di interesse per il quartiere.
2. I Laboratori di quartiere possono elaborare proposte all'Amministrazione in merito a tematiche individuate di interesse per il quartiere. Le proposte possono dare conto di eventuali punti di vista differenti emersi nel confronto all'interno dei Laboratori di quartiere.
Le proposte vengono pubblicate dai referenti sulla piattaforma digitale per la partecipazione del Comune di Parma. Le proposte devono indicare almeno i seguenti elementi:
- l’oggetto della proposta
- il/i bisogno/i a cui risponde e gli obiettivi che si prefigge di raggiungere
- il grado di condivisione della proposta.
L’Amministrazione si impegna a dare riscontro motivato alle proposte della piattaforma digitale per la partecipazione entro 90 giorni consecutivi, prevedendo eventualmente anche incontri in presenza.
3. Le diverse iniziative e proposte provenienti dai Laboratori di quartiere sono prese in carico dall’Ufficio competente in materia di partecipazione, il quale, in base alla competenza, le condivide con uno o più referenti del Gruppo Tecnico Intersettoriale (GTI al “Regolamento di cittadinanza attiva sulla promozione dell’impegno civico e sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani" per individuare l’iter più adatto a definire la risposta.
4. I Laboratori di quartiere hanno funzione di stimolo nel proporre Patti di collaborazione ai sensi del “Regolamento di cittadinanza attiva sulla promozione dell’impegno civico e sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani". La proposta di patto di collaborazione viene pubblicata sulla piattaforma digitale per la partecipazione del Comune di Parma e la realizzazione del patto segue l’iter previsto dal suddetto Regolamento.
Art. 37 - Convocazione dei Laboratori di quartiere
1. L’Ufficio competente in materia di partecipazione, su richiesta di uno o più componenti della Giunta comunale, può convocare i Laboratori di quartiere ogni qual volta si ha la necessità di informare i cittadini su un tema considerato rilevante, o di consultarli su questioni rilevanti per il quartiere, o di coinvolgerli in percorsi di progettazione partecipata, o - nella prospettiva dell'amministrazione condivisa - di avviare forme di collaborazione tra Amministrazione e cittadini.
1.bis - l’Ufficio competente in materia di partecipazione informa i Laboratori di quartiere sull’avvio di tutti i processi di consultazione pubblica che riguardano l’iter autorizzativo di progetti, piani e programmi dell’Amministrazione comunale rilevanti per il quartiere.
2. La convocazione può essere rivolta a tutti i Laboratori di quartiere o anche a uno solo, tenendo conto del tema oggetto del confronto, che può avere una rilevanza per tutta la città o per una porzione di essa.
3. La convocazione è pubblicata nell’ambiente online predisposto dal Comune e la partecipazione è aperta ai Consiglieri comunali, ai componenti della Giunta e a tutta la cittadinanza.
Art. 38 - Sedi delle riunioni dei Laboratori di quartiere
Le sedi per le riunioni dei Laboratori di quartiere sono messe a disposizione dal Comune, anche utilizzando spazi condivisi con altre realtà associative.
Art. 39 - Risorse per i Laboratori di quartiere
Al fine di facilitare l’attività dei Laboratori di quartiere, soprattutto nella fase di avvio, l’Amministrazione, oltre al personale dell'Ufficio competente in materia di partecipazione, può mettere a disposizione risorse finanziarie e personale esterno, in particolare per attività di facilitazione e formazione, tenendo conto delle attività previste e delle risorse disponibili.
Ogni Laboratorio di quartiere, entro la data stabilita da apposita determinazione dirigenziale e comunque utile per la programmazione economica e finanziaria dell’ente prevista dalla normativa, può formulare alla Giunta comunale proposte, indicando le relative priorità, da realizzare nell’ambito territoriale di riferimento.Ogni Assessore competente valuterà con gli uffici di settore le proposte inseribili nei documenti di programmazione economica e finanziaria.
L’Assessore alla partecipazione, ad approvazione dei documenti di programmazione economico e finanziaria, darà tempestiva comunicazione ai Laboratori di quartiere e ai Consiglieri comunali, in apposite Commissioni, delle proposte accolte e motivazione di quelle non accolte.