Uniamo le forze per ridurre lo spreco e favorire il riuso
Costruiamo insieme il progetto della rete dei punti di raccolta e distribuzione di alimenti, vestiti e oggetti
1.2. Il progetto
La proposta progettuale qui presentata è quindi un progetto condiviso, costruito a partire dal contributo di molteplici soggetti, in particolare:
> dalle sollecitazioni raccolte durante i cinque incontri ideativi nei quartieri che si sono realizzati nel mese di giugno 2024, coinvolgendo 53 persone, di cui la maggior parte operatori, cittadini, volontari e attivisti, impegnati in 26 realtà strutturate o in gruppi informali che nel territorio gestiscono attività di raccolta e distribuzione di alimenti, vestiti o oggetti;
> dalla rielaborazione e co-progettazione curata dal Tavolo di Negoziazione nel corso di tre sessioni che si sono realizzate nei mesi di settembre e ottobre, e che hanno visto la partecipazione di 12 persone afferenti ai seguenti 11 enti del Tavolo di Negoziazione, compreso il Comune di Parma:
• CSV Emilia
• Caritas Parma
• CSS - Consorzio di Solidarietà Sociale di Parma
• Centoperuno ONLUS
• Croce Rossa Italiana
• Assistenza Pubblica Parma
• Di mano in mano
• Altrogiro Centro del riuso
• Intercral Parma Aps
• Sguardi di Fraternità
• Caritas Parma
• CSS - Consorzio di Solidarietà Sociale di Parma
• Centoperuno ONLUS
• Croce Rossa Italiana
• Assistenza Pubblica Parma
• Di mano in mano
• Altrogiro Centro del riuso
• Intercral Parma Aps
• Sguardi di Fraternità
I laboratori ideativi nei quartieri hanno permesso ai partecipanti e alle realtà che essi rappresentavano, di confrontarsi su tre livelli in particolare:
> cosa può essere utile per migliorare il sistema di raccolta e distribuzione (a livello micro e macro) e quindi quali sono i bisogni emergenti;
> le ragioni che spingono le diverse organizzazioni a unire le forze e quindi quali elementi rappresentano la leva per operare attraverso pratiche collaborative;
> quali idee e proposte concrete immaginare per far funzionare meglio la rete dei punti di raccolta e distribuzione e rispondere collettivamente ai bisogni.
Le idee e i contenuti emersi dai laboratori ideativi nei quartieri sono stati elaborati e riorganizzati nelle seguenti sei azioni progettuali:
• Mappare le realtà e i bisogni
• Fare rete, fare sistema
• Sostenere le risorse umane
• Costruire comunità e legami nella città
• Promuovere la cultura del riuso
• Favorire una comunicazione efficace
Il Tavolo di Negoziazione, a partire dai sei filoni progettuali esito degli incontri nei quartieri, ha elaborato gli elementi per il progetto finale che si concentra su quattro azioni, volte al rafforzamento e alla messa a sistema della rete esistente e di tutte le energie che la animano, per favorirne il riconoscimento, lo sviluppo e la crescita e allo stesso tempo per dare avvio ed una maggiore e concreta collaborazione, che accresca:
• Fare rete, fare sistema
• Sostenere le risorse umane
• Costruire comunità e legami nella città
• Promuovere la cultura del riuso
• Favorire una comunicazione efficace
Il Tavolo di Negoziazione, a partire dai sei filoni progettuali esito degli incontri nei quartieri, ha elaborato gli elementi per il progetto finale che si concentra su quattro azioni, volte al rafforzamento e alla messa a sistema della rete esistente e di tutte le energie che la animano, per favorirne il riconoscimento, lo sviluppo e la crescita e allo stesso tempo per dare avvio ed una maggiore e concreta collaborazione, che accresca:
• le competenze tra gli addetti ai lavori;
• le contaminazioni tra le diverse realtà;
• l’interesse verso la cultura del riuso nella cittadinanza tutta;
• i legami comunitari nei quartieri.
Si tratta di un progetto che sviluppa in generale la capacitazione organizzativa e collaborativa nella rete delle realtà coinvolte e una consapevolezza civica nella comunità, verso le pratiche del riuso e di contrasto alla povertà.
• le contaminazioni tra le diverse realtà;
• l’interesse verso la cultura del riuso nella cittadinanza tutta;
• i legami comunitari nei quartieri.
Si tratta di un progetto che sviluppa in generale la capacitazione organizzativa e collaborativa nella rete delle realtà coinvolte e una consapevolezza civica nella comunità, verso le pratiche del riuso e di contrasto alla povertà.
Le quattro azioni elaborate attraverso la coprogettazione del Tavolo di Negoziazione per il progetto finale sono:
> Mappare per non sprecare. La realizzazione e la promozione di una mappatura ragionata delle strutture e dei punti di raccolta e distribuzione esistenti in città, per favorire la conoscenza e l’accessibilità di tutte le realtà presenti e attive.
> Comunità di pratica per crescere insieme. La nascita e lo sviluppo di una comunità di pratica tra operatori del settore, che sia riconosciuta come luogo di scambio dei saperi e di risoluzione condivisa dei bisogni, per migliorare la collaborazione, l'efficienza e l'impatto delle azioni di raccolta e distribuzione di beni a Parma.
> Per una cultura del riuso e del dono. La realizzazione di una grande campagna di sensibilizzazione cittadina, a partire dalle scuole, che promuova la cultura del riuso e che sviluppi gli obiettivi di Agenda 2030, in particolare: Sconfiggere la Fame, Sconfiggere la Povertà, Consumo e Produzione Responsabili.
> Costruire comunità e legami nella città. La valorizzazione di tutte le energie attive nei quartieri, per rafforzare una rete di esperienze cittadine che promuovono dal basso stili di vita sostenibili, scelte di consumo responsabili e, soprattutto, senso di appartenenza, collaborazione e inclusione, per la costruzione di una comunità solidale dove chiunque possa sentirsi accolto e valorizzato.
Seguono due azioni trasversali necessarie per la realizzazione e lo sviluppo del progetto, un’azione di comunicazione e un’azione di gestione della rete e governance:
> Comunicazione: primi appunti per un’azione di promozione del progetto;
> Governance: ipotesi per la costruzione del partenariato e della rete di progetto.
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