Uniamo le forze per ridurre lo spreco e favorire il riuso
Costruiamo insieme il progetto della rete dei punti di raccolta e distribuzione di alimenti, vestiti e oggetti
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-["Le fasi di sviluppo della comunità di pratica sono le seguenti.\n3.4.1. Progettazione e costituzione\nDefinizione degli obiettivi e dei temi chiave. Identificare le specifiche problematiche/tematiche che la comunità affronterà, come ad esempio la gestione delle eccedenze alimentari, la distribuzione efficiente di vestiti, il supporto a specifiche categorie di persone, il ricambio dei volontari, la condivisione di strumentazioni e risorse umane, la creazione di una banca dati unica dei beneficiari, lo sviluppo di nuove raccolte, altro.\nCreazione di un nome e un'identità. Definire un nome che rifletta la missione e i valori della comunità, contribuendo a creare un senso di appartenenza e a comunicare l'obiettivo all'esterno.\nIndividuazione del gruppo promotore. Individuare un team di persone motivate, provenienti da diverse realtà del territorio, che guiderà la comunità nelle fasi iniziali, definendo temi di lavoro, ipotesi guida e carichi di lavoro.\nDefinizione delle regole di ingaggio. Stabilire principi di inclusione, rispetto e collaborazione per garantire un ambiente positivo e produttivo, accogliente e creativo.\nScelta degli spazi di lavoro. Individuare spazi fisici o virtuali accessibili e adatti alle esigenze della comunità, come piattaforme online per la comunicazione e la condivisione di documenti.\n3.4.2. Promozione e coinvolgimento\nAttirare professionisti e volontari. Promuovere la comunità attraverso canali di comunicazione mirati, come eventi locali, social media e contatti con enti e associazioni del territorio.\nPresentare la storia e la missione. Raccontare in modo coinvolgente le motivazioni, le sfide e le aspirazioni della comunità per attirare nuovi membri e creare un senso di appartenenza.\nAccogliere e integrare i nuovi membri. Facilitare l'inserimento dei nuovi partecipanti fornendo informazioni chiare, organizzando momenti di benvenuto e creando occasioni di networking informale.\n3.4.3. Elaborazione e scambio di saperi\nRiconoscere e valorizzare le conoscenze. Creare un ambiente in cui ogni membro si senta libero di condividere le proprie esperienze, competenze e \"trucchi del mestiere\", contribuendo alla creazione di un patrimonio collettivo.\nConfrontarsi su esperienze e problemi. Organizzare momenti di discussione, workshop e analisi di casi studio per favorire l'apprendimento reciproco e la ricerca di soluzioni innovative ai problemi concreti.\nProdurre nuovi contenuti e risorse. Collaborare alla creazione di guide, tutorial, report o altri materiali utili per la comunità e per la diffusione delle conoscenze acquisite.\n3.4.4. Conduzione e gestione\nDefinire un calendario di attività. Pianificare incontri, eventi formativi e momenti di confronto, adattando il programma alle esigenze dei membri e prevedendo momenti formali e informali.\nUtilizzare strumenti e metodi di facilitazione. Adottare tecniche di facilitazione efficaci per guidare le discussioni, gestire i gruppi di lavoro e incoraggiare la partecipazione attiva di tutti.\nGarantire trasparenza nella gestione. Comunicare in modo chiaro e aperto le modalità di gestione della comunità, i processi decisionali e le opportunità di partecipazione per i membri.\n3.4.5. Visibilità e impatto\nComunicare all'interno e all'esterno. Mantenere i membri informati sulle attività e condividere i progressi e i risultati della comunità con il pubblico e gli stakeholders.\nCondividere attività, criticità e risultati. Documentare il lavoro svolto, rendendo accessibile a tutti i membri e al pubblico le informazioni sui progetti, le sfide affrontate e i successi ottenuti.\nPartecipare al dibattito pubblico. Contribuire attivamente alle discussioni sui temi della povertà e del contrasto agli sprechi a Parma, posizionando la comunità come punto di riferimento.\nCreare prodotti di sintesi per la diffusione. Realizzare report, articoli, video o altri materiali che presentino i risultati e l'impatto del lavoro svolto dalla comunità.\nAttraverso un percorso strutturato in diverse fasi, la comunità di pratica può diventare uno strumento potente per migliorare la collaborazione, l'efficienza e l'impatto delle azioni di raccolta e distribuzione di beni a Parma.\n"]
+["Le fasi di sviluppo della comunità di pratica sono le seguenti.3.4.1. PROGETTAZIONE E COSTITUZIONE> Definizione degli obiettivi e dei temi chiave. Identificare le specifiche problematiche/tematiche che la comunità affronterà, come ad esempio la gestione delle eccedenze alimentari, la distribuzione efficiente di vestiti, il supporto a specifiche categorie di persone, il ricambio dei volontari, la condivisione di strumentazioni e risorse umane, la creazione di una banca dati unica dei beneficiari, lo sviluppo di nuove raccolte, altro.> Creazione di un nome e un'identità. Definire un nome che rifletta la missione e i valori della comunità, contribuendo a creare un senso di appartenenza e a comunicare l'obiettivo all'esterno.> Individuazione del gruppo promotore. Individuare un team di persone motivate, provenienti da diverse realtà del territorio, che guiderà la comunità nelle fasi iniziali, definendo temi di lavoro, ipotesi guida e carichi di lavoro.> Definizione delle regole di ingaggio. Stabilire principi di inclusione, rispetto e collaborazione per garantire un ambiente positivo e produttivo, accogliente e creativo.> Scelta degli spazi di lavoro. Individuare spazi fisici o virtuali accessibili e adatti alle esigenze della comunità, come piattaforme online per la comunicazione e la condivisione di documenti. 3.4.2. PROMOZIONE E COINVOLGIMENTO> Attirare professionisti e volontari. Promuovere la comunità attraverso canali di comunicazione mirati, come eventi locali, social media e contatti con enti e associazioni del territorio.> Presentare la storia e la missione. Raccontare in modo coinvolgente le motivazioni, le sfide e le aspirazioni della comunità per attirare nuovi membri e creare un senso di appartenenza.> Accogliere e integrare i nuovi membri. Facilitare l'inserimento dei nuovi partecipanti fornendo informazioni chiare, organizzando momenti di benvenuto e creando occasioni di networking informale.3.4.3. ELABORAZIONE E SCAMBIO DI SAPERI> Riconoscere e valorizzare le conoscenze. Creare un ambiente in cui ogni membro si senta libero di condividere le proprie esperienze, competenze e \"trucchi del mestiere\", contribuendo alla creazione di un patrimonio collettivo.> Confrontarsi su esperienze e problemi. Organizzare momenti di discussione, workshop e analisi di casi studio per favorire l'apprendimento reciproco e la ricerca di soluzioni innovative ai problemi concreti.> Produrre nuovi contenuti e risorse. Collaborare alla creazione di guide, tutorial, report o altri materiali utili per la comunità e per la diffusione delle conoscenze acquisite.3.4.4. CONDUZIONE E GESTIONE> Definire un calendario di attività. Pianificare incontri, eventi formativi e momenti di confronto, adattando il programma alle esigenze dei membri e prevedendo momenti formali e informali.> Utilizzare strumenti e metodi di facilitazione. Adottare tecniche di facilitazione efficaci per guidare le discussioni, gestire i gruppi di lavoro e incoraggiare la partecipazione attiva di tutti.> Garantire trasparenza nella gestione. Comunicare in modo chiaro e aperto le modalità di gestione della comunità, i processi decisionali e le opportunità di partecipazione per i membri.3.4.5. VISIBILITÀ E IMPATTO> Comunicare all'interno e all'esterno. Mantenere i membri informati sulle attività e condividere i progressi e i risultati della comunità con il pubblico e gli stakeholders.> Condividere attività, criticità e risultati. Documentare il lavoro svolto, rendendo accessibile a tutti i membri e al pubblico le informazioni sui progetti, le sfide affrontate e i successi ottenuti.> Partecipare al dibattito pubblico. Contribuire attivamente alle discussioni sui temi della povertà e del contrasto agli sprechi a Parma, posizionando la comunità come punto di riferimento.> Creare prodotti di sintesi per la diffusione. Realizzare report, articoli, video o altri materiali che presentino i risultati e l'impatto del lavoro svolto dalla comunità.Attraverso un percorso strutturato in diverse fasi, la comunità di pratica può diventare uno strumento potente per migliorare la collaborazione, l'efficienza e l'impatto delle azioni di raccolta e distribuzione di beni a Parma.", ""]
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28/10/2024 17:33